Nura Mariasole Saccaro
Pittrice, fotografa e artista: questa è Nura! Una giovane ragazza che brama arte e bellezza anche trascendendo dall'oggettivo per individuare l'essenza di una forma, di un colore, di uno squarcio di luce e perfino di se stessa. Una ragazza che tra le vie di questo ormai difficile mondo, ascolta e osserva in modo analitico le sue caratteristiche e con forza e carica espressiva trasporta la sua visione e gli stati d'animo in cui sente riversare se stessa.

Non sono un critico d'arte ne un fotografo professionista ma dalle opere pittoriche e fotografiche di Nura si viene conquistati fin da subito, se non fosse per la carica emotiva e simbolica che riesce a trasmettere nella scelta dei soggetti e delle tecniche che usa per risaltare un oggetto, un materiale e il supporto che ha deciso di mettere in primo piano.
Proprio il muoversi tra fotografia e pittura, immagine e sostanza, a mio avviso, fanno di Nura un'artista in continua evoluzione pronta a sorprenderci sempre in ogni sua opera ed intenzione. In un mondo dove sempre meno viene lasciato lo spazio alla creatività prettamente umana e sensibile in favore di un meccanismo robotico dominato da algoritmi assurdi e subdoli, Nura rappresenta sicuramente uno dei tanti portavoce della nuova generazione che crede nella potenza dello spirito e dell'intelletto umano portando avanti la sua opera a volte con tratti malinconici, a volte dispotici, a volte urlanti e a volte estremamente funzionali

Buona musica, buona arte e buona fotografia sono gli elementi per salvare l'essere umano dal nichilismo generazionale dei nostri tempi e Nura, testimone del suo tempo, nel suo mondo cerca di trasmettere questa strategia a chiunque venga in contatto con le sue opere e il suo modo di lavorare.
Voglio essere comunque sincero e preciso: non immaginatevi Nura come una ragazza fuori dal tempo, rinchiusa in uno studio in preda ad un malessere esistenziale da poeta o da artista maledetto tutt'altro! E' una ragazza del nostro tempo, ironica e gioviale ma che, secondo me, riesce ad applicare nel suo quotidiano e nella sua arte, la fantastica e famosissima epigrafe del Libro Cecità di José Saramago e che mai come oggi deve essere un intento di tutti per senso di responsabilità sociale e per amor proprio.
"Se puoi vedere, guarda. Se puoi guardare, osserva"
